Ieri ho perso il telefono. Nottetempo, quale
risarcimento cosmico, ho riguardato “Il pianeta delle scimmie”, in
blu-ray, audio originale; è il primo, quello vero, quello con Charlton
Heston. Lì, nelle scene iniziali, il nostro “skipper” stellare si
accende con noncuranza e soddisfazione un sigaro, al chiuso, dentro un
mezzo pubblico, vabbè un’astronave. Un gesto incivile, direte voi. Era
il 1968, sulla Terra, qui. Nello stesso anno in Palestina, così per non
perdere l’abitudine dopo quella dei Sei giorni (1967), si combatteva la
cosiddetta guerra d’attrito, aspettando quella del Kippur (1973). Oggi è
il 2014 e nessuno di voi si accenderebbe, o accetterebbe, un sigaro in
un luogo chiuso. In Palestina però si bombarda. Ecco avrei preferito
un’evoluzione storico-sociale differente, dove magari, piuttosto, si
potesse fumare tranquillamente, ovunque. Ma sono di parte. Sono un
fumatore.
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