mercoledì 1 dicembre 2010

Una strenna - Natale 2010


Li pastre/ I pastori
di Frederic Mistral

edizione bilingue italiano-occitano a cura di Anselmo Roveda
illustrazioni di Sandro Natalini e Agnese Baruzzi 

Edizioni Coccole e Caccole 2010

Questo breve e divertente racconto popolare, una "facezia", è stato
scritto da Frédéric Mistral e pubblicato per la prima volta nel 1889 su
Armana Provençau (Almanacco Provenzale). L'autore ha scritto questo
racconto in provenzale ovvero in lingua d'oc o lingua occitana.
L'occitano è la lingua che usavano i poeti, quelli che chiamiamo
"trovatori", all'inizio della letteratura europea nel secolo XI. Ma è
anche la lingua che, con i suoi tanti dialetti, è parlata ancora oggi in
tutto il sud della Francia, in molte valli alpine del Piemonte, in una
valle dei Pirenei in Spagna e nella città di Guardia Piemontese in
Calabria.


Una nota:

A proposito de "Li pastre" (1889) di Frédéric Mistral

Nel 1926 a Parigi presso le edizioni di Bernard Grasset, uffici al 61 di rue des Saints-Pères, esce "Prose d'Almanach", un libro di scritti di Frédéric Mistral (1830-1914).
Lo scrittore, Premio Nobel nel 1904, è scomparso da oltre dieci anni e l'editore precisa in frontespizio che queste "Œuvres inédites de Fredéric Mistral" vengono "publièes sous la haute direction de Madame Frédéric Mistral avec traduction française de Pierre Devoluy".
Il traduttore francese è anche autore dell'Avant-propos del libro, Devoluy qui sottolinea come Mistral in vita abbia pubblicato in volume solo le opere maggiori. Restano quindi, a suo avviso, da pubblicare quattro gruppi di scritti:
- i racconti e le facezie popolari (le cascarelettes), proprie del genio della gente del Midi, usciti su Armana Provençau, l'annuario del Felibrige (il movimento culturale che a metà Ottocento farà rinascere la lingua provenzale ricollegandola alla tradizione letteraria occitana nata nell'XI secolo con i trovatori);
- i versi non compresi nelle raccolte "Lis isclo d’or" (1875) e "Lis Oulivado" (1912);
- i discorsi e gli scritti teorici; ed infine
- le poesie e prose leggere che Mistral chiamava collettivamente: Mi rapugo.
Editore e traduttore iniziano a pubblicare il primo gruppo proponendo - nell'originale provenzale con traduzione a fronte in francese - una cinquantina (52) di racconti usciti originariamente su Armana Provençau (Almanacco Provenzale); tra i testi scelti c'è anche "Li pastre" (I pastori), una divertente facezia popolare a tema, o meglio a pretesto, natalizio.
Il vecchio Ferland, un pastore del Gres (territorio a nord di Arles, la città tanto amata da Mistral), si trova citato in giudizio per questioni di pascolo. Per difendersi - e difendere la categoria - ricorda come i pastori siano stati i primi ad accorrere in occasione della nascita di Gesù, non è quindi un caso che abbiamo un posto di rilievo nel presepe, cosa che certo non possono vantare i giudici.
Un racconto arguto e divertente, semplice e popolare pubblicato originariamente nell'edizione 1889 dell'Almanacco Provenzale. Nell'edizione Grasset del 1926, in mio possesso, rispetto all'originale del 1889 (consultato grazie alla digitalizzazione effettuata dall'Università di Toronto, Canada) vi sono due minime omissioni e un refuso. Nel primo caso, omissioni, si tratta di un inciso - "se raubon uno  galino" - e di una parola - "beu" - utile a rafforzare il parlato provenzale popolare, ripristino entrambi. Nel secondo, il refuso, correggo Noste-Segne con l'originale Noste-Segnour. Per il resto seguo l'edizione Grasset, più precisa e ordinata, seppur sovrabbondante, per quel che concerne la punteggiatura. Di questo testo feci una traduzione nel 2002 per una strenna natalizia in 25 copie, insomma un'edizione inter amicos. Si trattava di un traduzione letterale. In questa occasione ho rimesso mano alla traduzione sciogliendo alcune forme popolari con minore rigore ma maggiore, spero, fluidità narrativa.

giovedì 14 ottobre 2010

giovedì 18 marzo 2010

una primavera di libri


Appena usciti o di imminente pubblicazione,
tutti comunque in libreria già a fine marzo,
tre miei nuovi libri:

Una partigiana di nome Tina
testo di Anselmo Roveda
illustrazioni di Sandro Natalini
pp. 64, euro 12
Coccole e caccole, Cosenza 2010
narrativa: da 10 anni

Le paure fanno pace
testo di Anselmo Roveda
illustrazioni di Chiara Dattola
pp. 32, euro 14
Lineadaria, Biella 2010
albo illustrato: da 5 anni

Barban, bibòu e foé
Dizionario delle figure fantastiche della Liguria
a cura di Anselmo Roveda
illustrazioni di Fiammetta Capitelli
postfazione di Walter Fochesato
pp. 96, euro 8
Il Golfo - Feguagiskia, Genova 2010
saggistica: per tutti

ancora un giovedì in giallo

lunedì 15 marzo 2010

aspettando BoBò


... aspettando
la Fiera internazionale del libro per ragazzi
di Bologna (23/26 marzo 2010),
altre novità...
(tra qualche giorno)

domenica 14 marzo 2010

Novità: Una partigiana di nome Tina


E' uscito "Una partigiana di nome Tina" (Coccole e caccole, 2010), un mio testo narrativo illustrato da Sandro Natalini. Le prime copie sono arrivate dalla tipografia all'editore qualche giorno fa e non si è perso tempo: due presentazioni: una il 12 a Cosenza, l'altra il 13 a Belvedere Marittimo.
La prossima occasione, e ci saremo sia io che l'illustratore, è per il 25 marzo a Bologna, alla Fiera internazionale del libro per ragazzi.
Per questo libro ho scritto anche una breve nota, è sulla bandella del volume:
"Questa è un'opera di fantasia, come conviene alla narrativa, ma reca omaggio e trae spunto dalla vicenda umana di Tina Anselmi. Gli spunti sono offerti da alcune date, dai luoghi dell'azione e da qualche aneddoto che Tina Anselmi ha raccontato nel corso degli anni. Questi agganci con la realtà e con la verità storica (come la strage del 26 settembre 1944) sono stati però liberamente prestati alla finzione narrativa. Quello che trovate tra queste pagine non è quindi il racconto della vera storia della giovane partigiana Tina Anselmi, è piuttosto un racconto sulla non semplice scelta, prima individuale e poi collettiva, di molti giovani della sua generazione. Una scelta difficile, coraggiosa e giusta; non sarà banale ricordare questa dimensione di giustezza. In troppi oggi tendono a mettere sullo stesso piano i giovani che aderirono all'ultima stagione del fascismo rendendosi complici dello sterminio di civili (ebrei e no) e i giovani che si impegnarono a liberare l'Italia per farne una democrazia delle libertà e dei diritti. Non erano, e non sono, sullo stesso piano. Sarà allora bene sottolineare un'ultima cosa: la Resistenza, intesa come capacità di indignarsi e reagire davanti alla prevaricazione degli uomini sugli uomini e all'assenza di democrazia, è di stringente attualità."
Nel frattempo dalla presentazione di Cosenza arriva questo video:


Il 15 marzo pomeriggio a Pietrasanta

Il 15 marzo mattina a Forte dei Marmi

Un papavero a Milano


Sabato 13 marzo con Chiara Dattola abbiamo fatto una lettura e un laboratorio con "Rosso papavero" (Lapis, 2009) alla Libreria dei ragazzi di Milano, c'erano tanti bambini - qualcuno era già stato al nostro incontro su "Il cammello che sapeva leggere" (altro libro fatto insieme e uscito nel 2007 per Terre di mezzo) - e insieme abbiamo costruito delle storie di viaggio: ne sono venute fuori delle belle!

fermi non si sta: febbraio





così senza andare troppo lontano, giusto per restare a tiro di biberon, qualche incontro incalendario si è mantenuto

rivoluzioni e qualche sonno


da lì in poi, qui siamo a una decina di giorni dal suo affacciarsi al mondo, solo rivoluzioni e qualche sonno

la bell'assenza e Leonardo

...nel post qui sotto annunciavo due appuntamenti torinesi, beh, sono saltati, almeno per me, perché poi grazie alle due illustratrici dei libri - rispettivamente Stefania Vincenzi per il 'sofà' e Chiara Dattola per il 'papavero' - siamo riusciti a tenere gli incontri. Io però ero in tutt'altre faccende affaccendato.
Il 27 gennaio alle 3.33 è nato Leonardo!
Così scrivevo agli amici:

"battendo sul tempo se stesso, contravvenendo la data di termine, questa notte 27 gennaio 2010, sotto il segno dell'Acquario e con un tema natale propizio, alle 03.33 (forse anche spinto dagli esiti pugliesi), è nato con parto naturale, presso l'Ospedale Evangelico Internazionale di Genova, alla 36a settimana e in ottima salute (kg. 2,760; cm 48), Leonardo figlio di Barbara Brassesco e Anselmo Roveda."

venerdì 22 gennaio 2010

...metti due giorni d'inverno a Torino


il 28 e il 29 gennaio a Torino:
il primo giorno con Stefania Vincenzi nell'ambito del Festival Tantestorie presenteremo in due biblioteche del capoluogo piemontese il libro "Il sofà di Bamako" (Coccole e caccole, Cosenza 2009);
il secondo giorno con Chiara Dattola incontreremo una classe nell'ambito della rassegna "Le mie lingue" presentando "Rosso papavero" (Lapis, Roma 2009).

Giallo alla Biblioteca Berio




un appuntamento al mese fino ad aprile,
i prossimi:
18 febbraio
18 marzo
22 aprile