Bon Denâ! Buon Natale, in
genovese. In realtà il 25 è passato. Restano però giorni di festa, che auguro
di riposo e rivoluzione. Da molti anni per celebrare il periodo e giocare con
le festività regalo una piccola strenna ai lettori. Cose curiose e minime, ai
margini (e quindi già frontiera, occasione di esplorazione) delle mie scritture
e interessi più noti. L'anno passato ho aspettato l'epifania e giocato con il
giorno di Ded Moroz rilasciando un ebook (.pdf) pulp e pop, decisamente weird
(che infilata di parole inglesi! E pensare che la storia è...
sovietica). Un gioco narrativo, un racconto aperto, intitolato Gladiatori
rossi nello spazio. Altre volte ho regalato racconti strampalati in italiano
(Carrozza 9) o narrazioni in genovese (la traduzione del primo capitolo di Pel
di carota di Jules Renard, una favola di Martin Piaggio annotata, etc) o in
altri idiomi di Alpi e Mediterraneo a me cari (edizioni di Mistral). Quest'anno
ho raccolto tre favole classiche e le ho riraccontate in genovese, sono unite
da un animale che mi è simpatico: il lupo. Due storie, le riconoscerete, sono
della tradizione esopiana; una - la prima ovvero O lô e o savio [Il lupo e l'uomo saggio] - è una storiella popolare del
Daghestan, anch'essa saldamente dentro alla favolistica classica, che avevo già proposto nel 2005 in italiano per una strenna cartacea in
25 copie. Qui stanno tutt'e tre insieme, in genovese, con il titolo Lô (Tre föe contæ da Anselmo Roveda), una copertina
composta per l'occasione e disponibili - in versione .pdf - al download
gratuito dal sito anselmoroveda.com
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