domenica 29 marzo 2009

Tra contestatari...

E' uscita un'edizione aggiornata e ampliata di Tutto Mafalda (Magazzini Salani, Milano 2009) di Quino. C'è anche una mia testimonianza. Che emozione!
Ecco le righe scritte per l'occasione:
"Mafalda la contestataria. Così con questa definizione esplicita, anche suggerita dai tempi, arrivò in Italia la bambina curiosa saggia e determinata di Quino. Una creatura forte, sospesa tra incanto e disincanto. Capace di strappare un sorriso e, ad un tempo, di infilare le dita negli occhi agli adulti, al mondo adulto (quello di timorose rinunce e piccole inutili pavide serrate degli occhi di fronte alle vicende del pianeta). E così, con la sua carica contestatrice, Mafalda è arrivata a me. Non nel 1968 o nel 1969, all’epoca non stavo ancora neppure nei progetti dei miei genitori. Arrivò (o meglio, ci arrivai) più tardi, nei miei anni della contestazione, quelli delle superiori, quelli delle manifestazioni e delle occupazioni. Un poco fuori tempo massimo, io e le contestazioni studentesche, a cavallo tra gli ’80 e i ’90. Sui miei coetanei avevo un vantaggio però: Bruna, la sorella più grande. Grande abbastanza per avere le collezioni di Linus e per passarmi una cinghia elastica portalibri frusta e consunta, di Mafalda. Ci legavo i libri delle magistrali al portapacchi del Sì Piaggio. Erano gli anni che volevo fare l’educatore per costruire un mondo nuovo e Mafalda alleggerì e diede sostanza al bagaglio. Tra una manifestazione, un concerto e un presidio – crollava il muro, si cacciava Ceausescu, accadevano i fatti di Tienanmen, scoppiava la prima guerra del Golfo – battevo le bancarelle dei libri usati. Un giorno tornai a casa con Il libro dei bambini terribili, finì nel mio scaffale dell’educatore nuovo con Freinet, Freire e Bernardini. Fotocopie e ritagli infarcirono i volantini del Kollettivo studentesco e di un centro sociale per bambini – rigorosamente autofinanziato e autogestito - che fondammo da lì a poco tra i vicoli di Genova. E’ troppo recente un trasloco per trovare tra le carte disordinate copia di quel materiale ma ripesco dalla memoria una striscia che usammo: Mafalda si rivolge a Felipe “Bisognerebbe ricominciare da capo, per vedere se riesce meglio”, e lui “D’accordo”, a quel punto entra in scena il padre “A cosa giocate?”, e Mafalda candida “A niente. Stavamo parlando dell’umanità”. E’ per queste ragioni che non ho più lasciato Mafalda, candida e contestataria."
Anselmo Roveda

Un grazie a Ivan Giovannucci, curatore del volume: quasi 600 pagine di Mafalda. Viva!

giovedì 12 marzo 2009

Rosso papavero


è uscito Rosso papavero
testo di Anselmo Roveda
illustrazioni di Chiara Dattola
Edizioni Lapis
Roma 2009

mi è arrivato in una busta gialla, per posta

Erba


Erba
non questa verde, da campi,
no
piuttosto quella in provincia di Como.
Ci sono stato venerdì scorso, il 6, a incontrare le scuole
nella libreria Colombre
tre incontri con le terze
di quelli veri, belli, intensi, sudati oserei dire
con maestre che hanno lavorato e fatto lavorare - giocando, scoprendo, incuriosendo - sui libri
con bambini che hanno letto le storie e hanno domande non per l'Autore ma per l'Anselmo che scrive.
Grazie quindi, anche alla Carla, libraia che legge e racconta.

lunedì 2 marzo 2009

indicibile


Qualche giorno fa un'amica, una viandante, una lettrice di queste parole scarne da blog
e - immagino - di quelle altre mie, più articolate e varie che vanno sulla carta,
mi ha scritto in un post a proposito dell'immagine che introduce la sezione (b)io del mio sito, immagine contrappuntata da un testo di Rilke (anche qui sopra). Insomma, mi dice:

"Mi chiedevo come mai mettere una frase di Rilke come presentazione di sè che dice che " Gli avvenimenti sono indicibili...". Non è una contraddizione se poi si è portatori e raccoglitori di parole? Ed è attraverso di esse che gli avvenimenti "viaggiano" e si tramandano? Vorrei capire.Grazie."

Portatore e raccoglitore di parole. E' vero. Mi piace, grazie.
Quella frase non è però presentazione di me, è avvertimento anteposto a una nota bio-bibliografica (da web, per giunta). Come a dire: il pubblico non copre, narra, comprende il privato. Che è di più, è altro, non necessariamente meglio, ma oltre.
Ma quella catena di parole, forse, ha a che fare pure con la tensione del mio scrivere vario.
Provo a ragionare ad alta voce, tasto per tasto.
Non gli avvenimenti sono indicibili ma "la maggior parte degli avvenimenti", almeno con la parola. Gli amici che narrano con le immagini sanno a cosa mi riferisco. Gli avvenimenti - anche la loro maggior parte - viaggiano e si tramandano in letteratura, sono d'accordo. Ma non sono letteratura, le parole restituiscono parte vera e profonda, ma unica di quegli avvenimenti. Anche nell'epica.
Insomma credo, lo ripeto spesso, che le parole possano trovare miglior senso tra i silenzi, così come le immagini lo trovano tra gli spazi, e ogni composizione in un bianco possibile.
Ogni storia che merita d'esser raccontata non colma vita, (del narrato, del narratore).
Magari poi è più semplice, magari resta nulla più che una contraddizione.
Del resto, non mi spiacciono neppure quelle.

Zena Social Frozen


Flash Mob Frozen! Dedicato alla precarietà!

ZENASOCIALFROZEN DELLA BUSTA PAGA

SABATO 7 MARZO ALLE ORE 16.30 IN PIAZZA DE FERRARI

CI RITROVIAMO PER "CONGELARCI" AL SEGNALE ACUSTICO DI UNA TROMBA DA STADIO

TUTTI I PARTECIPANTI DOVRANNO IMMOBILIZZARSI
NELLA POSIZIONE IN CUI SI TROVANO ESPONENDO LA PROPRIA BUSTA PAGA
(CHI NON CE L'HA ESPONE UN FOGLIO BIANCO)
E RESTARE IMMOBILI PER 3 MINUTI (SINO AL SUONO DELLA TROMBA)

TUTTI immobili, congelati, pietrificati... a rappresentare simbolicamente quello che volete... insieme alla vostra Busta Paga.....o foglio bianco...sic sic

MA TU COME TI CONGELI?

Guarda un flash mob di Genova! http://www.youtube.com/watch?v=Zkku5OYXY5c

Guarda quello di New York! http://www.youtube.com/watch?v=jwMj3PJDxuo

Partecipa anche tu e inoltra questa e-mail ai tuoi amici!!

Zena Social Workers

Minimondi



27 febbraio 2009 - incontri con le scuole
ore 10,00 - Salsomaggiore
ore 14,00 - Parma

per quasi 150 bambini domandanti e curiosi

il Festival (vai al sito) dura fino all'8 marzo
(a Parma c'è anche una mostra su Leo Lionni, emozionante, ci tornerò su)

Torino, Le mie lingue


Dal 19 al 21 febbraio nella città piemontese, in occasione della Giornata Internazionale della Lingua Madre, c'è stata la manifestazione Le mie lingue.
Ho avuto l'occasione di incontrare molte persone e tre belle realtà:

Iter - Centro di cultura per l'arte e l'espressività
via Tollegno
http://www.comune.torino.it/iter/servizi/arte.shtml

Biblioteca Civica Cascina Marchesa
Corso Vercelli
http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/sedi_orari/marchesa.shtml

Biblioteca Civica Italo Calvino
Lungo Dora Agrigento
http://www.comune.torino.it/cultura/biblioteche/sedi_orari/calvino.shtml