mercoledì 28 settembre 2016

Tifo lupo

Qualche mese fa è uscito il mio L’ululato del lupo (Coccolebooks, 20016), una narrativa per giovani lettori nella quale si continuano le avventure del gruppo di bambine e bambini del quartiere Santa Brigida già protagonista de L’ombra del lupo (Coccolebooks, 2012). In entrambi i libri è chiara una cosa: sto dalla parte del lupo. Perché è un animale che fa parte della storia e dell’immaginario dell’uomo, non solo come spauracchio ma anche come simbolo selvatico di forza cura e riservatezza e, certo, in necessità, pure ferocia. Superfluo poi raccontarne qui le implicazioni e le interpretazioni nella fiabistica, nel folklore e  nella letteratura (a maggior ragione in quella per l’infanzia). Insomma, sono stato (e continuo a stare) dalla parte del lupo da sempre e per molte ragioni; una parte presa, inutile nasconderlo per ragioni che, stringi stringi, potremmo dire sentimentali. Nutrite di immaginario e cultura. Dalla lupa capitolina in qua. Una posizione, lo so, da cittadino, non animalista (e neppure anticaccia) ma pur sempre cresciuto negli anni delle sensibilità ecologiche. Una posizione, quella della tutela di una specie così importante e così fragile, che immaginavo unanimemente condivisa, anche da chi vive in contesti montani e rurali e da chi si dedica ad attività pastorali. Quasi così, perché, poi, quello che ritenevo un unanimemente ho scoperto essere solo un ampiamente. Tra il primo e il secondo libro, anche a fronte di oggettivi episodi di attacco a greggi (percentuali risibili, ma reali), sono riemerse antiche paure e cresciuti movimenti contro la presenza del lupo in montagna. Soprattutto in quelle zone dove il lupo era scomparso da molti decenni (Francia in primis). Così mi è capitato, proprio mentre il secondo libro andava in stampa, di trovarmi a Barcelonnette (Alpi di Alta Provenza) e di constatare, nella bella libreria del posto, il numero crescente delle pubblicazioni anti-lupo, pure in forma di pamphlet e di instant book. Mi sono interrogato. E documentato. Oltre a pagine fitte, memorie più o meno alte, materiali grigi, atti di convegni e plichi vari di carta, tra le tante cose lette - pro e contro o solo di studio senza che i ricercatori sposassero ideologicamente (o sentimentalmente, come me) una posizione - ho scovato un articolo di sintesi, pacato, che analizza la questione per quel che è. Ha un paio di anni ma resta attuale (mi confermano gli amici che si occupano con continuità del tema) ed è qui su "Le Monde". 
Io continuo a stare dalla parte del lupo.  



L'ululato del lupo

illustrazioni di Ilaria Guarducci
Coccolebooks, 2016

martedì 27 settembre 2016

Poppy e il Lupo Sonnacchioso


Qualche giorno prima dell’estate è uscito Ricker Racker Club (EDT-Giralangolo); un albo illustrato, firmato da Patrick Guest e Nathaniel Eckstrom, al quale ho prestato le parole italiane. Dentro ci sono le strambe avventure, le piccole quotidianità e la festosa  ridda di un gruppo di bambini alle prese con il poi non così temibile Lupo Sonnacchioso e con un ben più ostinato, ma presto sconfessato dalla realtà, luogo comune. Informazioni in più (sito dell’editore) e qualche recensione (Scaffale basso, Le letture di Biblioragazzi, Linkiesta, Vita a zero-tre) le trovate in rete.


Ricker Racker Club

testo di Patrick Guest
illustrazioni di Nathaniel Eckstrom

testo italiano di Anselmo Roveda

EDT-Giralangolo, Torino 2016

lunedì 26 settembre 2016

Le ore di Idriss



Sul numero 254 (september 2016) di "VOGUE bambini" trovate un mio racconto: Le ore di Idriss. La rivista di Condé Nast ha distribuzione internazionale, oltre ad essere disponibile in formato digitale, pertanto il testo italiano è affiancato dalla sua traduzione inglese: The hours of Idriss. Buona lettura! Anche sotto cieli di Sahara, la storia è ambienta lì, o in camerette qatariote.

domenica 25 settembre 2016

Mani in alto! (una sola, al momento)


Per casi fortuiti, a posteriori quasi divertenti, qualche giorno fa mi sono fratturato un prezioso arto destro (la foto, un autoscatto, ribalta e inganna), cosa che mi ha reso, secondo foglio di dimissioni, "operando". Già in settimana. E puntualmente già operato (è andata benone). Quindi portate pazienza, risponderò a mail e telefono parzialmente e lentamente ("più del solito?" sospireranno alcuni; sì, più del solito). Mi vedo altresì costretto a mancare i prossimi appuntamenti. Pertanto sono annullati tutti gli incontri pubblici fino al 20 ottobre (circa, vedremo), dove possibile saranno recuperati al più presto. Firmato: il Vostro  Anselmo "Bones" Roveda

giovedì 8 settembre 2016

Un'estate di lingue (senza malizia)




È stata un'estate di lingue
(senza malizia)
le solite scritture in italiano e in genovese [per il primo la rincorsa di due scadenze di consegna libri non ancora evase (acc!), per il secondo un racconto lungo un mese (nel post qui sotto), e un libro e un librino in arrivo]; il lavoro su un testo da portare in italiano dall'inglese [un albo, a breve, ssst! è ancora segreto...], la traduzione in inglese, fatta da altri, di un mio racconto [su un periodico internazionale, molto fashion]; la traduzione, sempre fatte da altri, in inglese, francese e polacco di mie riscritture di fiabe per una coedzione europea [un progettone]; una traduzione dal francese [anche qui albo in uscita, ssst!]; e soprattutto due curatele, ci tengo molto, da due letterature poco bazzicate, due piccoli classici, dallo spagnolo (di Colombia) e dall'occitano (di Provenza) [seguiranno dettagli]; e poi la cena badiota ad ascoltare ladino e i giorni in valle mia a carpire urbasco. E all'inizio dell'estate le vacanze a Eivissa, a nuotare e bere in catalano e spagnolo. E, certo, pure i giorni austriaci a non capire nulla di tedesco!

sabato 3 settembre 2016

O cadaveo do Reixa [web replica]


Settimana scorsa, domenica 28 agosto, è uscita l'ulitma puntata del mio racconto in genovese apparso durante l'estate sul quotidiano "Il Secolo XIX" di Genova, quattro episodi illustrati da Matteo Anselmo. Dopo la pubblicazione cartacea il giornale ha reso disponibile in rete ogni puntata. Così per chi l'ha visto e per chi non c'era e per i tanti amici liguri che erano via durante l'estate e per quelli di altrove, dove non arriva il giornale, ecco una web replica, con i link a tutte le puntate. Buona lettura!