Sì, li ho visti. Non alzate la
cornetta, nessun TSO per me (Trattamento Sanitario Obbligatorio, oggi mi
garbano le sigle). Sarà bene fare chiarezza. UFI, qui, non è un italianizzante
scorretto plurale di U.F.O. (Unidentified Flying Object). UFI,
qui sta per Underground del Fantastico Italiano. Embé? Va bene, non esiste
neppure quello. Nessuno che io sappia si identifica con la sigla in questione.
Eppure l'underground del fantastico italiano - narrativo, ça va sans dire -
esiste e gode di buona salute. Almeno creativa. Sto parlando di un'ampia
schiera di scrittori, di disparate età e per lo più non professionisti (ma
taluni di buon mestiere), che si dedicano alla narrativa fantastica variamente
declinata. Fantascienza e horror vanno per la maggiore, il fantasy non manca (e
quando mai è mancato negli ultimi quindici anni?). Così come non mancano, a
margine dell'UFI, incursioni più tradizionali, diciamo sul thriller. Ma anche
solo a star fermi sull'UFI le occasioni di lettura non difettano. Gli autori
neppure. Si tratta di una schiera crescente e con qualche buon ritrovo in rete.
Nella crisi
dell'editoria tradizionale e nelle ancora incerte acque di quella digitale
molti narratori per diletto proprio e altrui (diletto? sì, hai letto bene) si
sono dati forme autonome d'espressione e produzione attraverso la rete. Blog
novel e ebook, per lo più gratuiti, che contano buona audience in clic e
download. Tradotto in copie vendute o distribuite si tratta, molte volte, di diverse
centinaia di copie per titolo. Piccoli numeri? Andatelo a dire agli editori di
narrativa. Sì, andateglielo a dire perché dentro alla rete (allargare al campo
semantico ittico) potrebbero pescare dei buoni narratori. Certo ci vuole una
rete a maglie fitte (leggi: buoni editor) perché in quel mare ci sono anche,
tra i rari pesci commestibili e i rarissimi gustosi, miriadi di scarpe vecchie
e di pesciolini insipidi (ma non diversamente da ciò che accade per gli invii
in cartaceo alle redazioni).
Sì, lo so che
quello che io oggi chiamo UFI esiste da un po'. Però, però... un'occhiata oggi
la darei, un'occhiata nuova, meno snob.
I posti da cui
partire (da qui innanzi può leggere solo chi non ha scrollato la testa finora
dicendo "ma sì, sì, sono i soliti... dischi volanti, lupi mannari...")
che consiglio sono tre, anzi quattro: